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La bestia nera

UN INFORTUNIO INASPETTATO

“La vittoria non sta nel raggiungere la vetta della montagna , la vittoria sta nel raggiungere il limite delle proprie possibilità. E quando si arriva al limite , si capisce veramente il significato delle cose che veramente sono importanti.”
A tutti quelli che praticano sport prima o poi è successo. Stavolta è toccato a me. Pianifichi la vita, il lavoro, gli impegni familiari e invece….. la sorte ti gira le spalle e l’infortunio ti colpisce.
Mi sono rotto una costola scendendo da un sentiero, sono caduto rovinosamente su di un fianco solo per essermi distratto un attimo. In montagna non si scherza e non ci si può permettere mai nessuna leggerezza. E’ una lezione fondamentale che mi rimarrà ben impressa nel tempo a venire. Torniamo ora al discorso infortunio.
Mi ritrovo impossibilitato da ormai diverse settimane a svolgere quell’attività sportiva che tanto adoro e questo influisce su vari aspetti della mia vita. Il primo è che mi sento nervoso e svuotato perché non posso semplicemente uscire e correre; il secondo è che non ho quasi più voglia di fare niente e il divano mi sta inghiottendo. E’ vero, i periodi di fermo fanno dolorosamente parte della corsa ma ora sono abbastanza giù. Forse la paura più grande è quella di aver buttato al vento mesi di allenamento per andare anche solo un secondo più veloce e il fatto di essermi lasciato andare più del dovuto anche nell’alimentazione non fa che peggiorare la mia situazione.
Oserei dire che siamo fatti per correre, cadere e rimetterci in piedi. Questo deve essere un punto fermo in tutti noi, nella mia testa. Iscriversi ad un’altra gara magari è lo stimolo per superare quella crisi motivazionale che consegue inevitabilmente allo stop forzato causato dall’infortunio.
Il dolore sta lentamente passando o forse gli antidolorifici fanno il loro effetto. Cerco comunque di rimanere nel giro, passare in negozio il martedi’ sera anche se solo per il terzo tempo. Vedendo gente, bevendo corsa e respirando corsa, mi nutro di quella sensazione che almeno per il momento mi è negata dal mio corpo. Di certo il periodo autunnale non mi aiuta nel recupero, ma credo che nei prossimi giorni le mie scarpette arancioni usciranno da questa casa per ricominciare ancora una volta il resto della mia vita da runner.

​D.N.

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